domenica 30 settembre 2018

LO STUDIO DELLE HUMANAE LITTERAE

L'Umanesimo è l'espressione con cui si suole designare la cultura del Quattrocento e ha il suo fulcro geografico nelle fiorenti città italiane, in particolare Firenze. In questa città sorge una delle più importanti istituzioni culturali dell'epoca, l'Accademia platonica.
Il termine "Umanesimo" allude a due concetti:
- in primo luogo designa la centralità che viene ad assumere in questo periodo la riflessione sull'uomo   considerato signore incontrastato della propria vita
- in secondo luogo indica il nuovo indirizzo degli studi, che si orienta verso le humanae litterae e non più verso la "scienza divina" (ossia la teologia) , ma studio attento e accurato, anche dal punto di vista linguistico, delle opere degli autori classici.


UMANESIMO E RINASCIMENTO

Nel 1492 si sviluppa il fenomeno dell'Umanesimo, che si propone il ritorno al mondo classico, per ridare vita a una cultura che collocava al centro dei propri interessi l'uomo, la sua dignità e libertà. Si tratta di un progetto che prosegue nel Cinquecento e si diffonde in Europa, venendo ad assumere il nome di "Rinascimento".
"Umanesimo" e "Rinascimento" sono i due grandi eventi che affermano la centralità dell'uomo nel cosmo; una centralità che in qualche modo va a sostituire il ruolo che nel Medioevo aveva occupato Dio. Ciò non significa che i nuovi intellettuali siano atei o miscredenti, ma la loro religiosità si caratterizza per la valorizzazione della dignità dell'uomo, considerato artefice del proprio destino, cioè padrone e responsabile della propria vita.
I pensatori, ritengono che Dio, creando l'uomo, gli abbia affidato anche il dominio sulla Terra e su tutte le altre creature. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, però, è necessario che egli si impadronisca dei segreti della natura attraverso lo studio dei suoi principi. Di qui il rinnovato interesse per il mondo naturale, non più ritenuto, come nel Medioevo, il luogo misterioso della manifestazione delle forze divine, ma dotato di leggi proprie che devono essere conosciute e rispettate.